Aranel stava dormendo in una delle stanze più lussuose del castello dell'imperatore, era forse la sua favorita e sicuramente non era indifferente neanche alla sua corte di nobili e servitori, speravano di conquistare le sue grazie tramite lodi e regali, ma i poverini si sbagliavano di grosso: nessuno era degno di lei.
Si svegliò dopo l'ennesimo incubo, ormai sognare gli orrori della sua vita era diventata un'abitudine per lei, ma non volle darci peso, la vendetta avrà un sapore migliore se conserverà quegli orribili ricordi... Si alzò lentamente indossando la vestaglia sopra la camicia da notte, prese la spazzola sopra il comò e si mise a specchiarsi pettinandosi i lunghi capelli mossi, con un tocco magico sfiorò lo specchio e la sua immagine scomparve per mostrare quella di una'ltra ragazza, la sua cara Airwen.
Nella sua vita non c'era niente di particolarmente importante, chi conosceva l'aveva tradita nel momento del bisogno e quel tradimento era costato la vita ai suoi genitori, ma la famiglia era l'unica cosa di cui ancora poteva fidarsi, anche se loro non parlavo mai di lei per vergogna di quello che era diventata, eppure le dava solo un leggero fastidio, anzi forse era meglio così, avrebbe avuto meno parenti intenti a convincerla a tornare "sulla retta via" e quelli non li poteva uccidere.
Stava ad osservare la sua cuginetta, intenta ad allenarsi con la spada sotto lo sguardo della sua draghessa Lachimiela e le tornavano alla mente i ricordi di quando la giovane era nata e lei l'andava a trovare di nascosto nella culla per alleviare i sogni della piccola.
*Airwen... Airwen... Quando imparerai che la spada la devi tenere in modo più saldo, cosi rischi di essere disarmata con troppa facilità...*Guardò il drago della ragazza con una punta di invidia, il suo colore Dorato era meraviglioso, ma troppo chiaro per i suoi gusti...
*Un giorno anch'io avrò il mio drago e sarà fantastico! Diventeremo imbattibili...!*Stava ancora spiando la cugina quando sentì di colpo una voce provenire da fuori, così si alzò e andò a vedere alla finestra che dava sul "giardino" o meglio dire un insieme di alberi e cespugli rinsecchiti che forse una volta erano pure verdi e rigogliosi, ma che adesso il suolo arido e sporco del sangue di tanti secoli, avevano ucciso e impedivano alle piante di crescere...
Da lontano le sembrava di vedere qualcuno, allora decise di andare a vedere chi fosse, non pensò neanche di cambiarsi, non temeva possibili violentatori o guardono, poichè erano LORO ad aver paura di lei, la trovavano sì di una bellezza tentatrice, ma nessuno aveva il coraggio di provare anche solo sfiorarla senza il suo permesso e le voci su come aveva punito coloro che avevano osato toccarla senza ce lei volesse erano corse non solo per il castello, ma anche d'intorni, era conosciuta semplicemente col nome di Lady, nessuno conosceva io suo vero nome e la gente si limitava a "guardare ma non toccare".
Giunta al giardino camminò in silenzio per non farsi scoprire e per star bene attenta a dove arrivasse la voce che le sembrava stesse cantando e non si sbagliava, a qualche metro da lei vide un elfo che stava cantando ad........ una pianta?!
Sotto lo sguardo stupito e confuso della ragazza la pianta rispondeva al canto del giovane crescendo, un sorriso le spuntò sul viso e disse con voce divertita:
Complimenti! Hai il dono del canto e della musica - fece un cenno alla cedra che aveva notato subito -
una dote tipica di ama la natura...! Ma.... Un elfo con un tale dono... Cosa ci fai in un posto del genere, dove sangue e distruzione ha rinsecchito ogni pianta su questo terreno arido e spoglio e dove rischi d'incontrare persone ben poco interessate ad ascoltare la tua musica?Edited by Princess Shamy - 16/12/2009, 18:57