Lontano da casa... era ora!!!

Altan era appena fuggito da casa, semmai ne aveva avuta una, visto che seguiva i suoi genitori ovunque andassero. Non aveva mai saputo il vero motivo del loro comportamento così protettivo nei suoi confronti, impedendogli di andare dove volesse da solo. Per di più non volevano che andasse a dire in giro il suo vero nome e che era figlio di Altair e Elyon, due Cavalieri dei Draghi per giunta, in perenne conflitto col tiranno Drinian. In questo modo Drinian non avrebbe saputo della sua esistenza e non avrebbe tentato di ucciderlo!!!
Ma Altan voleva vivere la sua vita, la sua giovinezza... Così era scappato nel cuore della notte.
Arrivò a Yazuac, là città fantasma, dove sperava di trovare un po' di avventura...
Era in sella al cavallo di suo padre e avanzava lentamente tra la leggera nebbiolina che aleggiava sulla strada principale della città...

Edited by 90whitedragon90 - 16/12/2009, 16:36

Airwen stava sorvolando le vie della città fantasma col suo drago, oggi era il suo turno di controllare quella parte delle terre e le risulatava particolarmente noioso visto che in quelle zone nessuno aveva il coraggio di mettere piede per via delle voce che giravano: pare fosse infestata da fantasmi e l'atmosfera era quella giusta poichè era un posto dove casualmente non c'era mai il sole, sempre nuovoloso e la perenne nebbia chissà cosa nascondeva in quella foresta con le case diroccate e distrutte...

*Lachimiela, dobbiamo scendere e perlustrare da terra, lo sai vero...?*

*Sì che lo so Airwen, ma cosa non mi esalta di certo...*

La dragonessa planò in direzione della terra approfittando di un punto di collina senza vegetazione, la ragazza scese e dopo aver rassicurato l'amica e averle detto di star nascosta, si incamminò nella nebbia, diretta alla città abbandonata...
La vista da terra era sicuramente più spettrale di quell'alto, ma aveva fortuna: quel giorno c'era solo una nebbiolina e non il solito muro di nebbia tipico di quel post eppure i brividi le scendevano ugualmente lungo la schiena e aveva tutti i sensi attivi, soprattutto l'udito, visto che in quel posto la vista contava poco anche se ancora si intravedeva...

*Che brutto posto... Devi sbrigarmi a perlustrare la città, non ho la minima intenzione di passare la notte in un posto del genere!*

Sentì un movimento d'aria proprio sopra di sé.
Capì alla svelta che doveva trattarsi di un Cavaliere con il suo drago. Si nascose dietro un cumulo di macerie, aspettando che atterrasse e che potesse vederlo. Dopodiché avrebbe provato a sfondargli la mente per capire se era un Cavaliere buono o uno di quelli corrotti dal male!
Scese dal cavallo silenziosamente ed estrasse la sua spada senza emettere il suo tipico suono metallico.
Attese... i sensi allerta... attese...

Airwen si avvicinò ad una casa diroccata, la desolazioe di quel posto le metteva tristezza e non poter vedere oltre la nebbia l'agitava, ma all'accademia aveva imparato l'autocontrollo e si concentrarò per mantenere la concentrazione necessaria senza distrarsi...

Un rumore improvviso la fece sobbalsare e impugnò subito la spada pronta a colpire, ma non avenne niente...

*Cos'era quel rumore?! Che sia stato un animale oppure... QUALCOS'ALTRO...?*

Da lontano le sembrava di vedere un'ombra nera grande vicino ad un cumulo di macerie, le vennero i brividi, ma ingoiò e procedette, mano ben salda all'impugnatura della spada e pronta ad affrontare l'essere che si intravedeva dalla nebbia... Si avvicinò lentamente, spada puntata e di colpo riconocque di cosa si trattasse: era solo un cavallo...

Fece un respiro di solievo, abbassando un poco la spada e si avvicinò all'animale...

Ciao... E tu che ci fai qui tutto solo?

Lo accarezzò appoggiandogli una mano sul manto nero e l'altra sulla sella...

*La sella è ancora calda, vuol dire che chiunque lo cavalcasse, non l'ha lasciato qui da molto... Non è sporco di sangue, quindi non penso la persona fosse ferita, ma allora dov'è?*

Si guardò intorno, scandagliò con la mente la zona per vedere se c'era qualcun'altro lì ma non trovò nessuno, così preferì chiudere la propria per sicurezza, prese la briglie del cavallo e pensò al dafarsi...

Aveva raggirato le maceria in modo silenzioso e con i sensi allerta, come gli aveva insegnato su padre.
Arrivò dietro alle spalle di quella che sembrava una ragazza. Le puntò la spada dietro alla testa, facendole sentire quanto affilata fosse la sua spada e che non doveva scherzare con lui.
Getta la spada e voltati lentamente!!! Non provare minimamente a reagire contro di me o non avrai vita lunga... Anche se sei donna non mi importa, se stai dalla parte di Drinian ti uccido senza rimpianti!!!

Aveva il cappuccio adosso, ma sentì ugualmente la punta della spada sfiorarle affilata la testa...

*Cavoli! E ora che faccio?! Il maledetto aveva chiuso la mente per questo non l'avevo sentito, vuol dire che sa usare la magia... Ha detto che mi uccide se sono dalla parte di Drinian, quindi dovrebbe esser buono, ma ancora non posso fidarmi delle sue intenzioni...*

Gettò la spada davanti a lei, a qualche metro di distanza, ma non si voltò, rimase dov'era e disse con voce ferma e per niente spaventata:

Non sto dalla parte di Drinian, ma chi mi assicura che il tuo non sia una tecnica solo per ingannarmi e uccidermi credendoti dei buoni?

La vide gettare la spada e accennò un sorriso soddisfatto. Peccato però che lei non si voltò e questo contribuì a farlo arrabbiare.
Io sono... ma si fermò subito. Stava per dirle che era il figlio di Altair ma si trattenne, poteva essere un tranello.
Strinse le labbra, arrabbiato e la girò di scatto, in modo da poterla vedere in faccia.
Aveva ancora la spada puntata sul suo collo.
La guardò gelido.
Uno: di al tuo drago di non osare avvicinarsi o ti affetto prima che possa intervenire... Secondo: sono buono perché servo i Varden... Tu piuttosto, dammi prova della tua lealtà verso l'ordine dei Cavalieri e ti lascio andare!!!
La afferrò per una spalla e la confinò tra sé e la parete di una casa.
La guardò negli occhi, non sembrava affatto intimorita. E come poteva non esserlo? Era un Cavaliere infondo....

Airwen venne fatta girare con forza e potè vedere che la persona che la minacciava non era altro che un giovane ragazzo, circa della sua età (in anni elfici), non la voleva lasciare e la spinse contro la parete della casa diroccata lì vicina bloccandola col suo corpo in modo da non poter sfuggirgli, allora lo fissò negli occhi senza paura e disse:

come hai fatto a capire che sono un cavaliere? E comunque non ho bisogno del mio drago per battere un ragazzino come te...

Spada vola nella mia mano!

La spada rispose al suo comando e volò veloce nella mano di Airwen che incrociò la sua spada con quella del ragazzo bloccandogliela, si diede una spinta contro il muro per tirare un calcio bello forte allo stomaco del giovane potendosi così liberare e puntare la spada contro di lui sta volta:

Mi credi se ti dico: Eka ai fricai un Shur'tugal!


Scandì le parole con precisione in modo che si sentisse bene che parlava correttamente l'elfico senza problemi, cosa che sarebbe successa se fosse stata dalla parte dei cattivi...

Altan ricevette un calcio nello stomaco e cadde a terra. Si rimise in piedi con un colpo di reni e con il piede fece alzare la sua spada e la prese al volo.
*Ed io sono il figlio di due Cavalieri! Ti basti sapere questo!* disse in elfico. Glielo aveva insegnato sua madre.
Rimise la sua spada nel fodero, continuando a guardarla con fare gelido.
Sono Artemis! mentì. Non poteva mai dire il suo vero nome, a nessuno; ordine di suo padre...
Prese il suo cavallo per la briglia. Lo accarezzò vedendolo un po' agitato per via del drago che si stava avvicinando guardingo.
*Tranquillo, Brego!*
Brego sembrò calmarsi un pochino.

Lachimiela stava volando verso di loro, aveva visto quello che era successo tramite gli occhi e le sensazioni di Airwen ed era corsa da lei benchè la ragazze le avesse detto di non preoccuparsi...
Prima si rivolse al ragazzo dicendo sincera:

Ti chiedo scusa per il calcio, ma sei stato un po' troppo brusco per i miei gusti e dovevo reagire...

Poi camminò verso il punto dove la dragonessa stava atterrando e avvicinandosi per accarezzarle il muso disse con sguardo rassegnato:

Ti avevo detto di non preoccuparti e non c'era bisogno che venivi... Non mi ascolti mai vero? Sei troppo protettiva...!

Lachimiela guardò di traverso il ragazzo che aveva attentato alla vita della padrona e senza staccargli gli occhi di dosso rispose con un grugnito:

*Lo so, avevi detto di non muovermi, ma non potevo lasciare che questo moccioso ti ferisse...*

*Non esagerare! Sai che non sono cosi scarsa e sicuramente non sarà un ragazzino a ferirmi!*

Sorrise e si rivolse al giovane:

Allora, Artemis... Che ci fa un ragazzino in un posto del genere? Ti sei perso?

Guardò il drago con disappunto, mentre accarezzava distrattamente il cavallo.
Faresti meglio a portarmi rispetto, drago, visto che sono cresciuto in mezzo hai tuoi fratelli... disse al drago con la mente.
Era sempre cresciuto con Odern e Eldest, e qualche volta vedeva pure Lylian la dragona di Legolas.
Guardò la ragazza.
La tua dragonessa è davvero insolente!!! Io non sono un moccioso, ho diciannove anni sono maturo...
Montò in sella al cavallo.
E non mi sono perso, conosco bene queste zone, Cavaliere! aggiunse con un leggero movimento del capo.
Era pur sempre un Cavaliere e come minimo un po' di rispetto glielo doveva...

Lachimiela sbuffò sonoramente contro il giovane e Airwen lo guardò con gli occhi sgranati dicendo stupita:

Come fai a capire quello ke dice il mio drago?! La mia mente è chiusa e la sua dovrebbe essere aperta solo x ME! Hai detto di esser figlio di cavalieri... Devono esser piuttosto bravi per averti insegnato una cosa del genere e non sei neanche iniziato...!


Lo studiò attentamente...

Hai detto di avere 19 anni... Ok, ammetto che, lasciando stare il poco rispetto che mostri verso i Cavalieri, per la tua età sei bravo, ma.....

Lanciò uno sguardo d'intesa alla sua dragonessa, le salì in groppa, scivolò di lato così da avere il viso abbastanza vicino a quello del ragazzo e disse con voce divertita:

Ma... Non è detto che tu sia veramente maturo! Devi ancora essere iniziato come cavaliere, quindi dove sono i tuoi genitori? Volando sulla città non ho visto nessun cavaliere e tanto meno nessun drago... Come tu ben sai, riusciamo a riconoscerci a vicenda, difficile che non ne notassi la presenza e mi chiedo: cosa ci fa un ragazzo tutto solo da queste parti? Per quanto tu possa esser esperto in materia, questi posti sono troppo pericolosi per un ragazzino come te...

Sorrise divertita, tenendolo inchiodato con lo sguardo e rimanendo vicina al suo viso, pronta a reagire se avesse risposto con mosse violente per vedetta verso le sue provocazioni...

Edited by Princess Shamy - 18/12/2009, 02:03

La guardò con un misto di astio e di divertimento.
Oh beh... Sono cresciuto con due draghi, quindi per uno come me è una cosa del tutto abituale!!! disse tranquillamente.
Scosse la testa quando lei chiese se era un iniziato per diventare Cavaliere.
Non sono un iniziato, ma appena si presenterà l'occasione entrerò nell'Ordine. Ormai è una tradizione di famiglia...
Si avviò col cavallo, dandole le spalle.
Comunque sia non mi sottovalutare, non sono poi così debole come tu pensi! Per un po' ho vissuto anche in mezzo alla tua gente...
La salutò con un cenno della mano.
Sapeva già che lo avrebbe seguito visto che con tutta probabilità le aveva messo il dubbio. Avrebbe preteso di sapere chi fossero i suoi genitori...

La ragazza rimase ferma, indecisa se seguire il ragazzo o riprendere la ronda, ma di colpo sbuffò e disse alla sua dragonessa:

*Miely, segui il ragazzo, ma non da troppo vicino, potresti spaventare il cavallo...*

*Va bene, ma se fa ancora lo sbruffone, potrei casualmente spingerli contro un albero...*

Lachimiela si alzò in volo e rimanendo bassa raggiunse il giovane col suo destriero e Airwen gli chiese:

Allora, dove sei diretto? Hai intenzione di girovagare senza meta per tutte le terre oppure sai dove stai andando? Poi con questa nebbia la percentuale che tu finisca contro un albero senza accorgene o giù da un precipizio nascosto è alquanto alta...

Sghignazzò e attese la risposta...

Mentre totterellava tranquillo, sentì la ragazzo ed il suo drago raggiungerlo.
La guardò di sottecchi.
Sulle sue labbra apparve un ghigno.
Vado dove mi porta il vento... si limitò a rispondere.
Tra i due scese un silenzio imbarazzante.
E comunque... meglio se non mi sottovaluti, Cavaliere di cui non so il nome, né tanto meno non trattarmi come un ragazzino!!! Ne ho abbastanza dei miei genitori... disse con stizza.